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Storia dell'Edizione Nazionale

In seguito alla formale richiesta avanzata dall’Accademia pascoliana di San Mauro Pascoli, allora presieduta dal prof. Mario Pazzaglia, un Decreto Ministeriale del 17 gennaio 1996 istituì l’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Pascoli, indicando come sede ufficiale dei lavori il paese natale del poeta e come sede operativa (per ovvi motivi logistici) l’allora Dipartimento di Italianistica dell’Università degli Studi di Bologna, divenuto in seguito Dipartimento di Filologia classica e Italianistica. Fin dalla sua istituzione fecero parte della Commissione pascolisti insigni, come Giuseppe Nava e Alfonso Traina, allora condirettori della «Rivista Pascoliana», ai quali si unirono Annamaria Andreoli, Guido Capovilla, Clemente Mazzotta, Ezio Raimondi, Mario Scotti. A presiederla fu eletto Mario Pazzaglia; un anno dopo la Commissione fu integrata da Nadia Ebani. Un breve resoconto degli atti istitutivi in M. Scotti-F. Cristiano, Storia e bibliografia delle Edizioni Nazionali, Milano 2002, pp. 477-78.


Sin dall’insediamento la Commissione preposta all’Edizione Nazionale delineò un piano editoriale articolato in dieci sezioni (sette di testi e tre di complementi all’edizione), ognuna delle quali coordinata da uno o più membri della Commissione. Sempre passibile di integrazioni e di aggiustamenti, il piano tendeva a rispettare l’ordinamento corrente e consolidato dell’opera pascoliana, pur riconoscendo che esso risale solo in parte all’esplicita volontà dell’autore. Furono quindi rifiutate ipotesi deliberatamente innovative come quelle formulate a suo tempo da Giovanni Battista Pighi (Per una futura edizione delle opere di Giovanni Pascoli, «Convivium», 1, 1947, pp. 37-42).


Nel 2016 la Commissione, ampiamente rinnovata nei suoi componenti, ha rivisto il piano originario, problematizzando soprattutto sul versante delle opere pubblicate dopo la morte di Pascoli con scelte organizzative e editoriali riconducibili alla sorella Maria (così per i Carmina, ma ugualmente per le Varie e per Traduzioni e riduzioni). A rendere oggi maggiormente realizzabile il lavoro editoriale è la straordinaria occasione offerta agli studiosi di poter disporre dell’intero archivio pascoliano online, Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte. L’archivio e la casa di Giovanni e Maria Pascoli a Castelvecchio

(http://pascoli.archivi.beniculturali.it/index.php?id=66&rl=yes ).


I promotori, i coordinatori e i curatori di quest’impresa complessa e ambiziosa hanno ben chiara la necessità di procedere nel lavoro con ogni cautela, consapevoli che la cultura del Pascoli straordinariamente multiforme esige molteplici e variegate competenze. Forte è in loro la determinazione di offrire in tempi ragionevoli a Giovanni Pascoli, all’uomo, all’intellettuale e al poeta, l’omaggio più alto e forse anche il più duraturo.


Nell’ambito del progetto di digitalizzazione avviato nel 2018 e in funzione delle nuove pubblicazioni online la Commissione per l’Edizione Nazionale ha sottoscritto due convenzioni. La prima è stata stipulata nel 2020 con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, il Comune di Barga e la Fondazione Giovanni Pascoli, al fine di acquisire e utilizzare per l’edizione digitale i file in alta risoluzione delle carte conservate nell’Archivio Pascoli di Castelvecchio, in un regime di reciproca collaborazione nella valorizzazione dell’opera pascoliana. La seconda è stata siglata nel 2022 fra la Commissione e Hapax Editore, casa editrice già individuata nella precedente convenzione come partner tecnico per l’acquisizione degli archivi digitali pascoliani e sviluppatrice della progettazione originale dell’edizione digitale. La Commissione si avvarrà di questa casa editrice per le proprie pubblicazioni sia a stampa sia digitali.

La Commissione

Giovanni Barberi Squarotti       Presidente

Massimo Castoldi

     Segretario

Annamaria Andreoli

Carla Chiummo

Francesco Citti

Nadia Ebani

Vincenzo Fera

Daniela Gionta

Patrizia Paradisi


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